Supporto emotivo
L’esperienza della perdita di una persona cara investe le famiglie con un carico di emozioni e incombenze pratiche da affrontare. Lo scorrere delle giornate, le attività abituali, le relazioni e l’impostazione del proprio tempo subiscono un pesante contraccolpo sia nel caso di una morte improvvisa che bruscamente ci strappa una persona vicina sia quando ad andarsene è una persona accudita da tempo.
Momenti di conforto
Così come ogni vita è unica e speciale, anche il modo di affrontarne la perdita da parte di chi resta è differente per ciascuna persona e per ciascun contesto. Nel momento del distacco e, soprattutto, nel “dopo”, quando tutto deve riassestarsi e trovare un nuovo equilibrio, ci si può scoprire fragili o comunque avere la necessità di condivisione e vicinanza.
Questo bisogno si è reso ancor più evidente durante i giorni più bui della pandemia quando l’incontro tra le persone era interdetto, il lutto era negato e le esequie non erano possibili. Proprio in questo contesto di buio è nato il progetto di AlmaLuce, una casa funeraria che sia un luogo a disposizione delle famiglie che vivono il delicato momento del lutto per momenti di condivisione e supporto.
Luogo intimo e confortevole
La luminosa e spaziosa Sala del Commiato con la sua vista sul giardino è il luogo ideale per ospitare gruppi di ascolto e di supporto psicologico ma anche per dare la possibilità a familiari e amici di celebrare la vita e la memoria di chi è già approdato all’altra riva della vita. La sala potrà essere infatti utilizzata anche per commemorazioni, laiche o religiose, condividendo il momento con altre persone care, oltre che in occasione di anniversari e ricorrenze.
Ricordare le persone, “riportarle al cuore”, con affetto e riconoscenza, può aiutare a vivere la tristezza dell’assenza riconoscendo nel ricordo un segno indelebile della presenza nelle vite di chi resta.
Una barca a vela passa
Sono in piedi sulla spiaggia.
Una barca a vela passa nella brezza del mattino e si avvia verso l’oceano.
Essa è la bellezza, è la vita.
La guardo fino a che non scompare all’orizzonte.
Qualcuno al mio fianco, dice: “Se n’è andato!”
Partito verso dove?
Partito dal mio sguardo, questo è tutto!
Il suo albero è ancora grande, il suo scafo ha sempre la forza di portare il suo carico umano.
La sua scomparsa totale dalla mia vista è in me, non in lui.
E proprio quando qualcuno vicino a me disse: “Se n’è andato!”
ci sono altri che, vedendola all’orizzonte e venire verso di loro, esclamano con gioia: “Eccolo!”